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In calce, per metonimia dal greco calix, calce, in quanto con essa erano tracciate in modo che fossero visibili da lontano le linee di delimitazione, ad esempio il traguardo negli stadi, assumendo così il significato di “alla fine”, “al termine”.
Questa locuzione tipicamente la si ritrova nelle forme di richiesta di una firma come "firma in calce" oppure "firma autografa in calce": quest'ultima forma vi richiede una semplice firma autografa (che s'intende di proprio pugno con una semplice penna biro, ad esempio) alla fine (in calce) del documento che si sta per sottoscrivere.
Un pò di storia
E' una locuzione di origine latina, che però di lingua latina non ha nulla dato che “calx calcis” in latino significava originariamente solo “tallone, calcagno”.
La spiegazione sta tutta nel fatto che i latini, esattamente come noi oggi, nel linguaggio sportivo erano terribilmente esterofili, prediligendo termini di altri popoli, facendoli diventare poi parte integrante del loro vocabolario.
Per questo motivo quel “calce” è una parola greca, calix, che significa calce, sì, proprio quella usata dai muratori: una striscia di calce era utilizzata negli stadi o nei percorsi sportivi per delimitare, rendendoli visibili da lontano grazie al color bianco acceso, i traguardi delle gare di corsa.
Per questo “in calce” prese poi genericamente il significato di “alla fine, al termine“.